

Si è appena concluso il primo congresso organizzato sulla neurofisiologia, Partecipare a questo incontro è stato per me non solo essenziale, ma profondamente ispirante. Ho avuto l'opportunità di immergermi in tematiche di grande attualità e di esplorare a fondo il potenziale delle tecnologie emergenti, confermando quanto sia cruciale continuare a investire in questo settore. Il congresso ha offerto una panoramica completa e dettagliata sulle più recenti innovazioni nel campo della neurofisiologia. L'attenzione si è concentrata sulla diagnostica avanzata e sulle metodiche moderne di neurostimolazione. Sono state approfondite tecniche d'avanguardia come l'elettroencefalografia ad alta densità (HD-EEG) e la stimolazione magnetica transcranica combinata con EEG (TMS-EEG). Queste tecnologie non solo hanno ampliato le capacità diagnostiche, ma hanno anche permesso una mappatura straordinariamente precisa delle reti neurali e una comprensione più profonda delle disfunzioni che sottendono le diverse patologie neurologiche, incluse le neurodegenerative.

Tra le tantissime tematiche affrontate, ciò che mi ha dato una soddisfazione immensa è stato vedere la certificazione scientifica di video emozionali, la raccolta di dati neuroscientifici avanzati.
- I Local Field Potentials (LFP) venivano registrati in modalità bipolare, con l'analisi minuziosa delle frequenze cerebrali suddivise in diverse bande: theta (4-7 Hz), alpha (8-12 Hz), beta (13-30 Hz) e gamma (31-50 Hz). Questo processo non è stato solo affascinante, ma anche fortemente personale per me, considerando che da anni curo con dedizione un server di cibernetica pragmatica emozionale5D, denominato M37. Questo progetto è interamente dedicato alla neuroplasticità in termini di polarizzazione emozionale e sapere che gli approcci discussi durante il congresso offrono nuove prospettive nell'ambito delle neuroscienze applicate ha rafforzato la mia visione a 360° .

In conclusione, questo congresso ha consolidato in me una certezza: l'innovazione tecnologica non è solo una sfida da affrontare, ma una necessità imprescindibile per migliorare i processi di gestione e, soprattutto, la qualità della vita delle persone. Investire in tecnologie come la Postazione M137 non significa solo guardare al futuro, ma plasmarlo. Significa creare nuove dimensioni di apprendimento e ricerca, dove l'interazione sensoriale e la narrazione visiva si fondono per ridefinire la nostra comprensione del mondo e della mente umana.